4. La Sala dell’arte della tavola

Table Deckers' Room of Royal Pavilion

Trascrizione

Ci troviamo nella Sala dell’Art de la table, che rivestiva una grande importanza per il gusto della messa in scena teatrale coltivato dal Principe. Giorgio prestava grande attenzione all’apparenza: dai dettagli più sofisticati dei suoi abiti alle decorazioni degli interni dei Palazzi reali, passando per la presentazione delle portate durante i banchetti. Ascoltiamo le parole di David Beevers, il Custode del Royal Pavilion.
David Beevers:

Gli esperti dell’Art de la table al servizio di Giorgio venivano da Brunswick. Non erano né cuochi né chef, ma una sorta di artisti della tavola. Il loro compito consisteva nel preparare la tavola e decorarla con sculture in pasta di zucchero, spesso arricchite con pietre e marmi colorati, ricreando immagini tratte dalla mitologia classica. Tutto il loro lavoro durava il tempo di una cena. Non era legato tanto al contenuto delle portate, quanto all’arte di presentarle in un’ottica teatrale. Le cene al Royal Pavilion, infatti, erano quasi una rappresentazione teatrale, in cui le portate passavano in secondo piano rispetto al servizio e alla messa in scena con cui venivano accompagnate.

Ora giratevi e prendete il passaggio che porta alla cucina. Questo breve corridoio faceva parte di una rete di passaggi nascosti che si diramava per l’intero palazzo, per consentire ai domestici di muoversi senza essere visti. La pavimentazione è realizzata con piastrelle prive di decorazioni e le pareti sono rivestite con piastrelle bianche olandesi, con un bel motivo blu che corre lungo la fascia superiore.